“Saliva le scale facendo i gradini a due a due per fare il più velocemente possibile. Doveva arrivare all’attico di quel vecchio palazzo del 1300, ma alla prima rampa era già a corto di energie.
Massimo, per gli amici Massimino, era un ragazzetto magrolino, sulla ventina, universitario fuori corso ad economia e commercio. Tutto sommato, un bravo ragazzo.
Riuscì ad arrivare alla porta dell’appartamento tra mille imprecazioni, dolorante per due rovinose cadute durante la salita impervia. Inserì la chiave magnetica nella fessura e la porta si aprì da sola. Entrò in casa, chiuse il portone blindato dietro di sé, disattivò l’allarme e si diresse verso il salone.
L’attico si trovava al centro di Perugia, affacciato su Corso Vannucci da un lato e su Via Baglioni dall’altro.”
(foto: Pixabay, Corso Vannucci e Via Baglioni, Perugia)