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horror

Il Padrone

“Il padrone uscì dalla penombra e si diresse lentamente verso Massimo, il quale, accortosi che l’uomo lo stava fissando, si affrettò ad abbassare lo sguardo…”

I miei fan

Grazie per la splendida serata…

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Dracula

Oggi ti voglio parlare di “Dracula”, il romanzo scritto dall’irlandese Bram Stoker nel 1897, ispirato alla figura di Vlad III Principe di Valacchia. Scritto in forma di stralci di diari e di lettere, Dracula è uno degli ultimi, se non l’ultimo, dei grandi romanzi gotici. Riprendendo il mito del vampiro, lanciato nella letteratura da John William Polidori, Stoker realizza un romanzo dalle atmosfere cupe, in cui l’orrore e la minaccia assillano i protagonisti, in un… Leggi tutto »Dracula

La valigetta

In casa sembrava tutto in ordine. Disinserì l’allarme e si diresse nello studio per leggere la lettera di François e vedere che cosa vi fosse nella valigetta…

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Bram Stoker

Bram Stoker è lo scrittore che diede vita al romanzo “Dracula”. Abraham Stoker, detto Bram (Clontarf, 8 novembre 1847 – Londra, 20 aprile 1912), è stato uno scrittore irlandese, divenuto celebre come autore di Dracula, uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore. In vita era conosciuto in particolare per essere l’assistente personale dell’attore Henry Irving e il direttore economico del Lyceum Theatre di Londra, di proprietà dello stesso Irving. Nato a Clontarf, un… Leggi tutto »Bram Stoker

Rufus

“Rufus!” esclamò François. “Amico mio!”. Lo abbracciò: “Come te la passi, gran bastardo di uno yankee di madre incerta?”…

Turisti

“Sei in ritardo” tuonò una voce dalla penombra. Non sembrava felice…

Ramona

“Richard non si rese conto che nel frattempo non riusciva più a muovere il corpo. Dei fortissimi crampi allo stomaco gli stavano procurando un dolore lancinante, sembrava quasi che la pancia gli stesse per implodere. Cercò in tutti i modi di muoversi, anche solo…”

La cetra

“Richard stava scambiando le sue ultime impressioni con suo padre, quando gli tornò alla mente quel terribile suono della cetra: un brivido gli percorse…”