Vai al contenuto
06/03/2018

INTERVISTA DEL BLOG “SOLE E LUNA”

(L’intervista integrale: soleeluna.altervista.org)

Oggi al Sole e Luna Blog siamo in compagnia di Andrea Bindella. Grazie per essere con noi e per averci dedicato il tuo tempo. Passiamo subito alle domande:

Chi è Andrea Bindella quando non scrive, e chi è Andrea Bindella quando scrive?
Grazie a voi per lo spazio e il tempo che mi state dedicando.
Chi sono quando non scrivo? Sono un libero professionista che collabora con delle imprese edili. La mia professione occupa gran parte della giornata, infatti lavoro fino a tardi. Nel poco tempo libero che mi rimane, mi piacerebbe dedicarmi alle mie passioni: cucinare, ascoltare musica rock, pop e jazz, guardare film e telefilm, leggere fumetti e romanzi. Mi piace molto anche la tecnologia e mi ritrovo spesso a smanettare su pc e smartphone.
Quando scrivo chi sono? Sono sempre me stesso. Nei miei romanzi ci sono le mie passioni e le mie esperienze. Cerco sempre di scrivere racconti che mi piacerebbe leggere come lettore e spero che questa mia passione venga in qualche modo trasmessa ai miei lettori. Durante la scrittura mi estraneo dalla realtà e mi immergo completamente nella storia, mi sembra quasi di sognare ad occhi aperti e infatti mi affeziono molto ai personaggi dei miei romanzi. Ogni volta che termino un libro, ho sempre qualche giorno di malumore: è come perdere degli amici con cui hai condiviso la tua quotidianità per mesi e che di punto in bianco spariscono nel nulla.

Cosa ha influenzato la tua passione per la scrittura?
Non saprei cosa rispondere. La scrittura è una passione che mi accompagna sin da quando ho memo-ria. Immaginare storie e personaggi è una cosa che faccio da sempre e ho sempre pensato che fosse una cosa comune a tutte le persone.

Raccontaci in breve delle tue pubblicazioni.
Il primo romanzo che ho pubblicato nell’estate 2017 si intitola “Un nuovo nemico” ed è un thriller/fantasy ambientato a Perugia, la città in cui Richard e la sua squadra si ritrovano a indagare su delle strane morti avvenute nella piccola provincia umbra. Riusciranno a svelare le complicate trame di questo gravoso incarico? Spesso la spiegazione più semplice tende ad essere quella giusta.
Spesso, ma non sempre.
Ho iniziato a scrivere questo romanzo circa quindici anni fa, ma poi per mancanza di tempo o, forse, per pigrizia, ho lasciato perdere. All’inizio del 2017, grazie anche alla mia editor, è scattato qualcosa nella mia testa e ho ricominciato a scrivere, finendo, in pochi mesi, di produrre questo thriller.

A quattordici anni, circa, ho iniziato invece a scrivere “Terra 2486”, il secondo romanzo pubblicato nel 2017. È un romanzo di fantascienza ed è il primo di una trilogia. È difficile raccontarlo senza svelare parti della trama più o meno importanti, perché sin dalla prima pagina si affacciano nella storia dei “misteri” che portano il lettore a cercare le risposte nelle pagine successive. Alcuni nodi della trama verranno poi spiegati meglio negli altri volumi.
Il libro inizia con questa frase: “Ora che ti ho spiegato il piano fin nei minimi particolari, dovrebbe arrivare la cavalleria ad uccidermi e salvarti, proprio come nei film”.
Gli umani hanno colonizzato vari pianeti e su uno di questi – Adras, per la precisione – accade qualcosa di strano: gli abitanti vengono sterminati e le prime indagini sui responsabili sembrano portare a una civiltà di robot senzienti che prospera a pochi anni luce di distanza. Al generale Russel viene affidato l’incarico più gravoso della sua carriera: formare e addestrare una squadra d’assalto per affrontare i colpevoli e porre fine alla loro esistenza.
Durante il viaggio – e successivamente sulla colonia – avverranno dei fatti piuttosto strani che porteranno il protagonista a prendere decisioni inaspettate. Battaglie, tradimenti, incubi e colpi di scena si alterneranno prima dello scontro finale, attraverso una storia dai risvolti inaspettati.

Terminata la pubblicazione de “Un nuovo nemico” mi sono dedicato a “Terra 2486”, sentivo un fuoco dentro che mi ha portato a terminare il libro in un paio di mesi e così a dicembre 2017 sono riuscito a pubblicare anche questo romanzo.
In “Terra 2486” c’è anche lo zampino dei miei lettori. Ho creato, infatti, un gruppo di lavoro nel quale siamo riusciti, insieme, a fare delle scelte che credo siano state la “chiave di volta” che ha portato questo romanzo in vetta alle classifiche Amazon sin da subito. Con loro ho scelto il titolo, la copertina, la quarta di copertina e altre cose. È stato molto divertente.

Con quale aggettivo definiresti Terra 2486?
Speciale. Il romanzo racchiude in sé tante sfumature: mistero, suspense, ironia, romanticismo, amore… Rileggendo i miei romanzi a distanza di tempo, mi chiedo ogni volta se li abbia davvero scritti io. Ci sono dei risvolti talmente inaspettati, nella trama, che mi lasciano stupito ogni volta.

Sappiamo che Terra 2486 è il primo romanzo del “Ciclo dei Creatori”, quando arriverà il seguito? Saranno romanzi autoconclusivi o necessariamente legati tra loro?
Nel caso di “Un nuovo nemico” avevo pensato a un romanzo autoconclusivo, ma tutti quelli che lo hanno letto mi hanno chiesto di scrivere un seguito. Così, quando ho scritto “Terra 2486”, l’ho fatto con la consapevolezza di realizzare tre volumi legati fra loro. Il secondo volume arriverà tra qualche anno, prima devo pubblicare altri due romanzi: un thriller interattivo e il seguito de “Un nuovo nemico”.

Perché hai scelto di avventurarti nel genere fantascientifico? Cosa ti ha attirato maggiormente?
Questa suddivisione di “genere” mi va stretta. Mi piace scrivere e leggere generi diversi e nei miei romanzi tutto si intreccia. Mi piace scrivere thriller, fantasy e fantascienza. Adoro intrecciarli tra loro per cercare di dare un tocco di “azione” alle mie storie.

Che genere ami scrivere? Quale genere non tolleri invece?
Non ci sono generi che non tollero, magari ci sono storie che mi attirano meno di altre. Forse non scriverò mai storie come “50 sfumature di grigio” o “Guerra e Pace”; non credo di esserne capace.

Quando ti dedichi alla scrittura? Hai un rituale o una zona comfort in cui scrivere ti viene faci-le?
Purtroppo riesco a dedicare pochissime ore alla scrittura. Avendo intrapreso la strada del self-publishing, gran parte del mio “poco” tempo libero viene assorbito dall’auto-promozione. Comunque, quando riesco a scrivere, lo faccio prima di cena oppure il sabato o la domenica. Non ho rituali o zone particolari. Mi metto sul divano, anche con la TV accesa, e inizio a scrivere.

Oltre ad uno scrittore, sei anche un lettore accanito? Cosa ti piace leggere?
Mi piace leggere di tutto anche se ho una forte passione per il fantasy, la fantascienza e i manga. Gli ultimi libri che ho letto: “Memorie di Adriano”, “Il Giorno della Civetta”, “Sagittarius – Battlestar Galactica”, “I Draghi dell’alba di Primavera – Dragonlance”.

Progetti per il futuro?
Progetti ne ho molti, spero di riuscire a trovare anche il tempo per portarli a termine. Voglio pubblicare un thriller, il seguito de “Un nuovo nemico”, il secondo volume di “Terra 2486” e poi un fantasy, stile “Dragon-lance”.

Scarica l’intervista

Lascia un commento