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20/11/2017

Rasoio di Occam, Andrea Bindella: “L’ipotesi più semplice tende ad essere quella giusta. Non nel mio thriller”

Andrea Bindella, autore de “Un nuovo nemico” un thriller/fantasy ambientato a Perugia, è stato intervistato da Overthere.it

 Andrea Bindella è nato a Perugia il 14 maggio 1979, vive ad Assisi e lavora come libero professionista. Nel suo tempo libero – poco, in realtà – adora leggere fumetti e romanzi, ascoltare musica rock, pop, jazz, guardare film e serie televisive e cucinare.

Nel 2017, oltre alla penna, ha deciso di prendere il coraggio di scrivere un vero e proprio romanzo, sviluppato intorno ad alcuni personaggi che venivano a tormentarlo nei sogni da anni.

Nasce così “Un nuovo nemico“, scritto con la speranza che i propri demoni possano finalmente trovare un loro mondo in cui vivere e altri esseri umani da tormentare.

“Un nuovo nemico” nasce dal bisogno di scacciare i propri demoni e condensare in una storia tutto ciò che ami. Ti sei sentito liberato quando lo hai finito? Oppure hai sentito nostalgia dei tuoi personaggi?

Con la fine dell’ultimo capitolo, ho provato qualcosa di simile ad una “liberazione” ma c’è stato comunque un imprevisto. I personaggi del romanzo, che tanto mi tormentavano, sono riusciti ad inserire nella trama una possibilità di “ritorno” che non avevo previsto.

Dopo qualche giorno dalla conclusione del libro, ho sentito molta nostalgia dei personaggi creati. Mentre scrivevo, li sentivo “vicini”, quasi reali. Ci parlavo, mi raccontavano le loro paure e cercavo di consolarli. Poi, da un giorno all’altro sono scomparsi. Ho sentito un vuoto, devo ammetterlo. Fortunatamente, qualche settimana dopo ho trovato altri “amici”, protagonisti di un nuovo romanzo. Ho creato dei personaggi così “cattivi” che mi affascinano ed inevitabilmente sono riusciti, anche loro, ad entrare nei miei sogni.

Per il libro ti sei ispirato a qualche fumetto in particolare per creare le atmosfere oppure a qualche serie tv?

No, è tutto frutto della mia esperienza e immaginazione. Sono nato a Perugia, quindi ambientarlo in quei luoghi non è stato difficile.

Qual è il tuo romanzo preferito?

Ce ne sono molti, però “Il Maestro e Margherita” ha quel “quid” di ironia che lo rende stupendo. Mi è piaciuto molto anche “La lettera rubata”, è geniale.

Vedo sui tuoi profili social, numerosi riscontri reali del gradimento del pubblico riguardo il tuo racconto. Quando ti soddisfa tutto ciò, che emozioni ti suscita il loro apprezzamento?

Mentirei se ti dicessi che non mi fa piacere anche se, ancora oggi, non ho messo a fuoco la situazione e non mi rendo pienamente conto di quello che stia accadendo.

Hai qualche progetto futuro? Un ‘altra storia in mente?

Ne ho molti. Tra qualche settimana uscirà un nuovo romanzo di fantascienza. A gennaio inizierò a scrivere un thriller e successivamente scriverò il seguito de “Un nuovo nemico”. Me lo hanno chiesto in tanti, dovrò accontentarli. Ho in cantiere altri tre o quattro romanzi tra fantasy, supereroi e fantascienza. Pian piano finirò di scriverli, trame e personaggi li ho già creati.

L’intervista integrale: www.overthere.it

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