Solaris è un romanzo di fantascienza dello scrittore polacco Stanisław Lem, pubblicato nel 1961.
Tradotto in più di trenta lingue, il romanzo è stato trasposto in un film per la televisione sovietica nel 1968. Successivamente è stato portato sul grande schermo nell’omonimo film nel 1972 del regista russo Andrej Arsen’evič Tarkovskij e, con esiti meno profondi, nel 2002, in un secondo adattamento del regista statunitense Steven Soderbergh.
Lem ha ammesso di non avere mai veramente amato la trasposizione che Tarkovskij ha dato del suo romanzo. Lem ha avuto parole molto critiche anche per il film di Soderbergh, soprattutto per il fatto che l’oceano vivente passi molto in secondo piano nell’adattamento americano, trasformando il racconto in una banale storia d’amore nello spazio.
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QUARTA DI COPERTINA
Siamo nel lembo più estremo dell’universo esplorato dal genere umano. Un astronauta, dalla Terra, approda nella stazione spaziale che gira intorno al pianeta Solaris. Qui trova un’atmosfera di mistero e sospetto: nessuno lo accoglie, i pochi ospiti della astronave sembrano angosciati e sopraffatti, c’è un morto recente a cui si allude con circospezione ma senza sorpresa, gli oggetti subiscono strane deformazioni, si avvertono presenze. Solaris è noto agli umani come il grande pianeta “vivente”. Appare in forma di vasto oceano e avrebbe dovuto conflagrare se la sua orbita avesse seguito le leggi della fisica. Ma è come dotato di capacità cosciente di reazione e questa capacità sembra legata alle apparizioni di fantasmi, proiezioni viventi di incubi, sogni e fantasie.
L’AUTORE
Stanisław Herman Lem (Leopoli, 12 settembre 1921 – Cracovia, 27 marzo 2006) è stato uno scrittore polacco, autore prolifico e brillante che coniugò il genere della fantascienza con il romanzo filosofico.
Uno dei suoi romanzi più celebri è Solaris. I suoi libri, alla sua scomparsa nel 2006, erano stati tradotti in almeno 41 lingue e venduto oltre 27 milioni di copie, facendone uno degli scrittori europei di fantascienza più letti al mondo.
Nato in una famiglia ebraica, inizialmente si dedicò agli studi di filosofia, ma successivamente intraprese medicina all’università di Leopoli, seguendo le orme del padre; costretto ad interrompere gli studi a causa dell’occupazione nazista, durante la seconda guerra mondiale lavorò come meccanico. Al termine della guerra si trasferì a Cracovia dove riprese gli studi medici e si laureò nel 1946 all’Università Jagellonica.
Nel 1950 abbandonò la medicina e si dedicò alle scienze biologiche e cibernetiche, attività che l’avrebbe portato ad essere uno dei fondatori dell’Accademia di cibernetica ed astronautica.
Nel 1951 pubblicò “Il pianeta morto” (Astronauci), il suo primo romanzo di fantascienza, ma presto si scontrò con l’ordinamento politico sovietico, anche in seguito a numerosi saggi ed articoli scientifici; smise di scrivere e per vivere lavorò come assistente di laboratorio .
Nel 1953, dopo la caduta di Trofim D. Lysenko, ricominciò a pubblicare romanzi di fantascienza e scrivere saggi ed articoli scientifici. Nel 1955 pubblicò “La nube di Magellano” (Obłok Magellana), ove parla della vita di astronauti a bordo di una gigantesca astronave. Seguirono “Pianeta Eden” (1959), che introduce il tema dell’incomunicabilità tra intelligenze aliene, e “Ritorno dall’Universo” (Powrót z gwiazd, 1961), e il suo romanzo più celebre “Solaris” (1961).
Nel 1973 ricevette in Polonia il prestigioso Premio di Stato, mentre nel 1976 ricevette il Grand Prix al terzo Congresso Europeo di Fantascienza tenutosi a Poznań. Lem era talmente stimato e amato in patria che nel 1977 fu candidato dalla Polonia al premio Nobel per la letteratura e riconosciuto cittadino onorario dalla città di Cracovia.
LA CRITICA
Si tratta di un romanzo scritto su più livelli, non solo opera filosofica né solo avventura spaziale: denso e profondo, un thriller che a ogni lettura riserva sorprese, pur restando di facile lettura. Probabilmente il suo successo è dovuto proprio a questa commistione tra problemi filosofici derivanti da un “primo contatto” con vita extraterrestre e una trama dai risvolti romantici, a forte impatto emotivo. Numerose sono le implicazioni di un’opera come Solaris, impostata con avvincente chiarezza sulla base di un materialismo profondamente umanistico, che non rifugge anche da una critica al rapporto dell’uomo con il divino.
Solaris è il romanzo che per antonomasia rappresenta la fantascienza dell’Europa orientale: nemmeno la grande tradizione della letteratura d’anticipazione sovietica ha mai raggiunto in occidente la fama derivata allo scrittore polacco da questa sola opera.
STAY CURIOUS!
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