Cosa accadrebbe se una delicatissima missione di salvataggio venisse affidata alla persona sbagliata?
Scoprilo su Terra 2486!
Estratto dal Capitolo VII
«Ovviamente. Non mi fiderei nemmeno a lasciarti portare a pisciare il mio cane» rispose, ruvidamente, Russel.
Il comandante gli indicò una poltroncina libera accanto a una delle donne presenti. L’astronave fu trainata fuori dall’hangar spaziale e portata sulla pista di decollo. Dalla torre di controllo vennero trasmesse le coordinate spaziali; Sam le inserì nel computer di bordo e tracciò la rotta.
«Come faccio a comunicare con le truppe?» chiese Russel.
«Basta premere quel bottone blu, sul bracciolo della poltrona» rispose Sam.
«Maggiore Warrys, avete preso posto?» chiese Russel, dopo aver premuto il pulsante.
«Sì, signore. Dovrebbe venire giù, signore». Il maggiore sembrava interdetto: «Temo non le piacerà, signore».
«Più di così? Non credo. Russel, chiudo».
«Nicolas, porta i motori al massimo, facciamo decollare la Signora» ordinò Sam.
Nicolas era il ragazzo addetto ai motori a propulsione. Aveva quasi trent’anni, non era molto alto, ma aveva un fisico muscoloso su cui spiccavano i corti capelli rossi e gli occhi chiari. Vestiva in maniera bizzarra, con una tutina aderente di flanella di colore giallo.
Il rombo dei motori divenne assordante. Lentamente, l’astronave iniziò ad alzarsi in verticale per poi puntare, a tutta velocità, verso il cielo color porpora. Nel giro di qualche minuto la nave uscì dall’atmosfera del pianeta. Superate le tre grosse lune, Sam ordinò di spegnere i motori a propulsione.
«Madison, fai uscire i motori sub-spaziali e avvia il nucleo per la velocità extra-luce».
«Agli ordini, comandante» rispose la ragazza, seduta accanto al generale.
Madison era una ragazza sulla ventina piuttosto alta e formosa, con le curve al posto giusto. Aveva lunghi capelli neri, occhi scuri e vestiva spesso in maniera provocante con magliette aderenti molto scollate.
«Prima della partenza, ci vuole la storiella rituale». Sam si alzò in piedi e cominciò a gesticolare come se fosse sul palcoscenico di un teatro. «Le donne sono come i bagni pubblici: quando le cerchi non le trovi, quando le trovi sono occupate e quando sono libere…».
«Vuoi farla finita, mentecatto?!» urlò Russel, interrompendolo.
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