Neuromante è un romanzo di fantascienza di William Gibson, pubblicato nel 1984.
Primo romanzo di Gibson, è unanimemente considerato il manifesto del genere cyberpunk e l’opera che ha imposto il medesimo all’attenzione del grande pubblico; è stato il primo romanzo ad aggiudicarsi tutti i maggiori premi letterari dedicati alla science-fiction: Premio Hugo, Nebula e Philip K. Dick Award.
Neuromante costituisce il primo volume della cosiddetta Trilogia dello Sprawl, composta dai successivi “Giù nel ciberspazio” e “Monna Lisa Cyberpunk”.
Prima di questo romanzo lo scrittore si era cimentato in una serie di racconti brevi, pubblicati attraverso alcune riviste di fantascienza e in seguito raccolti nell’antologia “La notte che bruciammo Chrome”.
In alcuni di essi (Johnny Mnemonico, La notte che bruciammo Chrome, New Rose Hotel) è possibile scorgere buona parte dell’universo immaginifico elaborato successivamente in Neuromante: in particolare il distopico underground urbano, l'”allucinazione consensuale” del Cyberspazio, l’egemonia di potere delle multinazionali.
Da Chiba City allo sterminato Sprawl (un immenso agglomerato che si estende lungo la costa Est degli Stati Uniti), passando per una decadente Istanbul fino al satellite artificiale di Freeside, l’affresco urbano dipinto da Gibson è un ambiente iper-antropizzato, caotico, spesso violento, dove gli “affari” sono un “costante ronzio subliminale e la morte la punizione accettata per la pigrizia, la negligenza, la mancanza di grazia, l’incapacità di badare alle esigenze di un intricato protocollo.” Il paesaggio è caratterizzato dalle enormi arcologie delle multinazionali, da periferie degradate e complessi industriali dismessi.
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QUARTA DI COPERTINA
In un mondo in cui le mafie della finanza e dell’elettronica possono tutto, un mondo attraversato da autostrade informatiche e hacker dai poteri neuromantici, si svolge l’avventura violenta e disperata di Case, l’uomo che ha avuto il torto di mettersi contro l’organizzazione sbagliata. Per vendetta lo hanno privato della capacità di connettersi al cyberspazio, isolandolo nella prigione di carne del suo corpo materiale. Ora qualcuno è disposto a offrirgli un’alternativa, a ricostruirgli le sinapsi bruciate. A patto che Case porti a termine un’ultima missione, oltre i limiti del conosciuto.
Il Nuovo Romanzo di Andrea Bindella
Matrice Cyberpunk (genere fantascenza)
E se le TUE decisioni venissero pilotate da un gruppo di potere segreto?
Ti è mai capitato di sentirti “controllato”?
Il sergente John Anderson odia questa prigione virtuale, ma è costretto a lavorare per “loro” se vuole continuare a vivere.
Il ribelle Baphomet, invece, vuole mostrare a tutti la verità anche se questo lo trasformerà in un “loro” schiavo.
Tra realtà e virtualità, verrai scaraventato in un incubo a occhi aperti. Scopri se la tua vita, ciò che ritieni “reale”, è soltanto una sessione di gioco o il frutto della manipolazione di persone senza scrupoli.
Se ti è piaciuto Matrix, impazzirai per questo romanzo cyberpunk.
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ADATTAMENTI
Nel 1988, dal romanzo fu ricavato un videogioco omonimo sotto forma di avventura grafica, prodotto dalla Interplay Production per diverse piattaforme (Amiga, Apple II, Commodore 64, DOS): il videogioco includeva la canzone Some things never change della punk band Devo.
Nel 1989, la Epic Comics Group pubblicò un Graphic Novel di 42 tavole che copriva i primi due capitoli del romanzo. Nel 2004, all’interno dell’antologia The Ultimate Cyberpunk curata dalla scrittrice Pat Cadigan, fu pubblicata una nuova serie di tavole.
Nel 1992 una versione di Neuromante fu distribuita dalla Voyager Company’s sotto forma di Expanded Book, una sorta di eBook ante litteram, per la piattaforma Apple PowerBook.
Nel 1994 una versione accorciata del romanzo, letta da Gibson in persona, fu incisa in 4 musicassette dalla Time Warner Audio Books: all’opera contribuì la rock band U2 con due tracce musicali. Nel 1997 una versione audio completa fu letta da Arthur Addison.
Nel 2003 l’inglese BBC Radio propose un adattamento audio per la serie Play of the Week.
Per quanto riguarda il cinema, una bozza di sceneggiatura venne scritta dal regista inglese Chris Cunningham ma il progetto non vide mai la luce; alcune indiscrezioni coinvolsero il regista statunitense Joseph Kahn. Il regista canadese Vincenzo Natali (già autore de Il Cubo) ha lavorato alla realizzazione di un lungometraggio per circa cinque anni, anche in questo caso senza successo.