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A TOKIO C’È UNA LIBRERIA CHE FA PAGARE IL BIGLIETTO D’INGRESSO

Si chiama Bunkitsu, ed è un ibrido tra una libreria, un museo e un caffé. Un concept innovativo nato a Tokio, dove per entrare si paga un biglietto di €12.

La libreria ha aperto da qualche mese, e il suo modello di business sta facendo molto parlare di sé.
Bunkitsu sorge nel quartiere Manato Ward di Tokio, nell’esatto luogo dove sorgeva la libreria “tradizionale” Aoyama Book Center, fallita a causa del declino di interesse dei giapponesi nei confronti della lettura che ha causato la crisi di molte librerie. Proprio per combattere questo trend negativo, tre compagnie si sono unite per creare una libreria diversa, che fosse un ibrido tra una libreria, un museo e un caffè.
Quando si entra a Bunkitsu ci si trova davanti un’immensa hall colma di riviste e magazines internazionali, consultabili gratuitamente. Se si vuole raggiungere il secondo piano, bisogna pagare un biglietto di circa 12€. In cambio, il visitatore potrà sostare nella libreria tutto il tempo che desidera, sedersi nelle sale di lettura e negli spazi di coworking, consultare volumi a piacimento e visitare l’esibizione artistica presente in una delle sale, godere del Wifi e di caffè e the verde illimitati al bar.
L’offerta di libri è vastissima: più di 30.000 volumi in svariate lingue disposti in ordine non tradizionale, per consentire ai lettori di scoprire nuovi collegamenti tra generi letterari e argomenti. Dimenticatevi l’ordine alfabetico e la divisione tra narrativa e non-fiction: può capitare di trovare un fumetto di fianco a un saggio, libri accostati per colore o somiglianza di tematiche. Tutti i libri sono in vendita, ma di ognuno esiste soltanto una copia.
La selezione è fatta dal personale della libreria, che dichiara di non inseguire i titoli del momento, ma proporre volumi originali, poco conosciuti o difficili da trovare. I curatori di Bunkitsu hanno immaginato la libreria come un luogo dove aggirarsi e lasciarsi sorprendere, un luogo dove ogni giorno si può fare un’esperienza culturale diversa.
Una scelta interessante, che mira a rivalutare il consumo del libro e collocarlo in uno spazio e in un immaginario differente da quello tradizionale (libreriamo.it/libri/tokio-ce-libreria-che-fa-pagare-biglietto-ingresso/).

 

4 commenti su “A TOKIO C’È UNA LIBRERIA CHE FA PAGARE IL BIGLIETTO D’INGRESSO”

  1. A Tokio è possibile,qui ci sono poche entrate anche se non si paga niente.Forse a Tokio c’è stato un calo di lettori ma non così come qui da noi.Credo che al prossimo viaggio li ci andrò.Però devo ammettere che se fosse stata una biblioteca avrebbe avuto più senso secondo me,ma forse parlo in base alla mentalità italiana.

    1. Ciao! 😄
      Nel prezzo del “biglietto” sono compresi vari servizi: museo, bevande, wifi, riviste consultabili ecc.
      In Italia le librerie vengono viste come se fossero state create da “Satana” e ci si entra solo per comprare il libro del calciatore, dell’attore o del tronista di turno. 😅
      No, non funzionerebbe una cosa simile.
      In Finlandia ho visto la Oodi ed è fantastica. Aperta a tutti, gratis, wifi gratis e dentro oltre ai libri ci sono macchine da cucire, stampanti 3D e normali e PC collegati in rete per giocare insieme on-line. Però i libri e il caffè li paghi e credo anche gli altri servizi.
      È un compromesso. In Finlandia son pochi, in Giappone sono tanti… forse. 🤔
      👋

      1. Io andrei a verificare personalmente ;)sono una persona curiosa e sopratutto di libri:DMi fai venire voglia di viaggiare per librerie.:D Si vede che in Italia le librerie vengono considerate così dal livello di cultura italiana.

        1. Ti è capitato di andare a Torino al Salone del Libro?
          Nonostante ci siano centinaia di piccoli editori il 90% delle persone va alla Mondadori che non ha un “banchetto” con gli scrittori, ma una libreria vera e propria di 100 mq con due casse aperte.
          Neanche la curiosità abbiamo 😅

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