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LE TRE BAMBINE UN THRILLER DI JANE CORRY

Un legame tra sorelle spezzato per sempre a causa di una vita intera di bugie. Dall’autrice bestseller de La nuova moglie, un thriller che vi terrà incollati alle pagine, che esplora le terribili ambiguità dei legami, e la potenza rovinosa delle bugie.

QUARTA DI COPERTINA
Vetrate artistiche. È una delle passioni di Alison ?- una delle cose che sa fare meglio e che ama insegnare agli studenti dei suoi corsi d’arte in un college di Londra. Corsi con cui riesce a malapena a sbarcare il lunario. Forse per questo, quando un giorno vede l’annuncio di un lavoro come insegnante d’arte in una prigione maschile, spinta da un richiamo che neanche lei capisce fino in fondo, decide di candidarsi e, quando le offrono il posto, accetta. Molto presto, però, comincia a ricevere strani messaggi, i messaggi di qualcuno che sembra osservare ogni sua mossa.
Urlare, scappare. È quello che vorrebbe fare Kitty in ogni momento della sua giornata, ma i danni al cervello che ha riportato in un incidente di molti anni fa glielo impediscono. Vive in un istituto, costretta su una sedia a rotelle, non sa che cosa le sia successo, cosa l’abbia portata fin lì. Ma i pensieri, dentro il suo cervello bloccato, sono chiarissimi, e adesso che anche la memoria sta tornando certe immagini riaffiorano più potenti che mai.
C’è qualcuno là fuori che conosce il segreto di Alison, e anche quello di Kitty. Qualcuno che sa che nulla delle loro vite è davvero come sembra. Qualcuno che conosce il legame tra loro. Un legame vecchio di molti anni, che nulla potrà mai spezzare. Perché c’è qualcosa di cui solo loro due sono a conoscenza, il demone che entrambe, ora, dovranno affrontare.

INCIPIT
Attenta. Non conta la dimensione, ma il taglio. L’angolazione. La lama deve incidere, non graffiare.
Guardo il frammento di vetro blu alla luce della finestra. È dello stesso colore di certe bottiglie allineate sugli scaffali delle vecchie farmacie. Un bel taglio netto. Non pezzi appuntiti da limare, operazione che è sempre rischiosa. È facile che delle schegge finiscano sulla pelle o sui vestiti.
O nella mente.
Adesso, la prova del nove. Il vetro si incastrerà nell’intelaiatura di piombo? Durante questa operazione il mio cuore batte sempre all’impazzata, come se fosse una questione di vita o di morte. È sciocco, lo so, ma non posso farci niente. Arrivata a questo punto, non voglio sbagliare. Non tanto per paura di sprecare il vetro, quanto per il tempo che ci ho dedicato.
Ogni attimo della nostra vita è prezioso. E io lo so bene.
«Le dispiace aiutarmi, signora Baker?»
«Signorina» correggo, alzando lo sguardo dal mio lavoro. «Per favore, però, chiamami Alison come fanno gli altri.»
Il nuovo allievo che ho di fronte sembrerebbe un po’ più giovane della maggior parte dei suoi compagni. E anche più alto. È imponente senza essere grasso. A occhio e croce mi supera di un palmo, quindi è oltre il metro e novanta.
Da bambina mi prendevano in giro perché ero la più alta della classe. Facevo di tutto per sembrare più bassa, ma senza troppo successo. «Raddrizza la schiena» mi implorava la mamma. Anche se lo diceva per il mio bene, io volevo soltanto mimetizzarmi, non dare nell’occhio e nascondere il naso un po’ troppo grosso (o “greco”, come lo definiva con gentilezza mia madre), gli occhiali dalla spessa montatura marrone e l’apparecchio per i denti. Mia sorella, invece, aveva un corpo perfetto e, grazie alla sua innata sicurezza, era sempre composta.

L’AUTRICE
Jane Corry, scrittrice bestseller in Inghilterra e in USA, dove con i suoi thriller raggiunge i primi posti in classifica, è l’autrice de La nuova moglie. Scrive per diversi giornali inglesi, tra cui “The Times” e “The Daily Telegraph”, e ha lavorato anche come insegnante di scrittura in una prigione di massima sicurezza – esperienza che spesso ritorna anche nei suoi thriller (thrillermagazine.it/17454/le-tre-bambine).

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