Markus Torgeby corre tra gli alberi millenari, sulle rocce o lungo sentieri inesplorati, circondato dal silenzio. Corre nella neve invernale, sotto il sole dell’estate artica e nella natura selvaggia.
Markus Torgeby ha ottenuto in Svezia popolarità grazie al successo di Running Wild, libro uscito nel 2015 e recentemente pubblicato anche all’estero. In Italia è ora proposto con il sottotitolo “Trovare se stessi correndo nella foresta artica”.
L’autore non ha mai smesso di correre nella foresta e tiene conferenze e corsi motivazionali ispirati alla sua esperienza di vita selvaggia.
Veniamo al libro, Markus vive come un eremita tra i boschi di Jämtland, nel cuore impervio della Svezia, lontano da qualsiasi segno di civiltà e dalle aspettative che gli altri hanno su di lui. Una radura, una tenda, un focolare.
Come è arrivato lì? Da cosa scappava? E cosa ha trovato? Markus Torgeby corre da quando ha dieci anni: è l’unica cosa che lo fa stare bene, perché solo così riesce a dimenticare almeno per un po’ i problemi a casa, con sua madre, malata di sclerosi multipla, che peggiora a vista d’occhio. È solo un ragazzino quando un allenatore intravede in lui le potenzialità del campione e lo fa entrare nella sua squadra di atletica. Presto, però, anche lo sport diventa fonte di angoscia. A soli vent’anni Markus lascia la sua casa e si ritira nella foresta. Il bosco lo accoglie e diventa un rifugio sicuro. In Running Wild racconta la sua storia di caduta e riscatto, un inno alla capacità della natura di riportare l’uomo ai suoi valori essenziali (www.illibraio.it/running-wild-780417/).