Simon Beckett, noto al grande pubblico per la celebre serie con protagonista l’antropologo forense David Hunter, torna in libreria con un nuovo thriller: Dove c’è fumo.
Si tratta in realtà di un romanzo già scritto dall’autore britannico nel 1997 e riscritto per essere riadattato ai tempi attuali. Il risultato è un fine thriller psicologico dalla trama scorrevole e dove lo stile dell’autore è molto riconoscibile.
QUARTA DI COPERTINA
Kate Powell – la protagonista – è una donna con molti motivi di soddisfazione professionale e personale, e tuttavia segnata da una ferita psicologica legata al suo ex e dal gran bisogno di avere un figlio, desiderio questo frustrato dalle sue difficoltà a trovare l’uomo giusto, tanto che a un certo punto l’inseminazione artificiale pare essere l’unica strada percorribile.
Ma Kate è titubante: pensare di non conoscere il padre di suo figlio la terrorizza. Il suo nome, che aspetto ha, o che tipo di persona è. Non può accettare di restare con queste domande irrisolte per tutta la vita. Poi però arriva Alex, timido e attraente: è il donatore perfetto. Kate coglie che ci sia qualcosa che non vada, ma nel suo bisogno di maternità non vuole vederli, aprendo le porte a un’esperienza raccapricciante, un vero e proprio incubo da cui sarà difficile uscire.
L’AUTORE
Simon Beckett (Sheffield, 20 aprile 1960) è uno scrittore e giornalista inglese, prevalentemente di gialli, che è stato nominato per il Gold Dagger nel 2006.
Dopo un Master of Arts in inglese, Beckett ha insegnato un periodo in Spagna e suonato le percussioni in qualche gruppo musicale, prima di diventare giornalista e collaborare tra l’altro a The Times, The Independent on Sunday, The Daily Telegraph, The Observer. Dopo una serie di romanzi, il primo dei quali è uscito nel 1994, ha inventato la serie di gialli con David Hunter, che si occupa di antropologia forense e gli ha procurato successo internazionale (www.thrillercafe.it/dove-ce-fumo-simon-beckett/).