E se il mondo virtuale che state esplorando non fosse affatto virtuale e vi capitaste di essere testimoni di un omicidio, senza nemmeno saperlo?
È l’idea dietro “The Peripheral”, romanzo che diventerà una serie tv.
Ready Player One ha fatto desiderare a tutti di poter esplorare mondi virtuali impossibili, ma cosa succederebbe se scoprissimo che non lo sono così tanto?
Questo è il concetto alla base del romanzo di William Gibson, datato 2015 e uscito in Italia nel 2017 tramite la Mondadori con il titolo “Inverso”.
Gibson è l’autore che ha virtualmente creato il genere chiamato cyberpunk, con titoli di culto come “Neuromante”, “Giù nel cyberspazio” e la raccolta “La notte che bruciammo Chrome”, per citare solo alcuni dei titoli più noti. Insomma scriveva già di realtà virtuali quando Ernest Cline andava alla scuola media.
Jeff Bezos, boss di Amazon, ha deciso non solo di espandere il suo mondo fantascientifico su Amazon Prime, ma di coinvolgere due nomi di punta del genere: Lisa Joy e Jonathan Nolan, ovvero gli showrunner attualmente al comando di Westworld e precedentemente di Person of Interest.
Di cosa parla il romanzo
In un classico non lontano futuro la protagonista Lynne Fisher vive in un mondo dove il lavoro scarseggia a meno che non si voglia lavorare nel commercio di droghe sintetiche, che non sono esattamente il suo campo preferito.
Se per un periodo ha giocato a un videogame online per conto di un cliente molto ricco, ha poi lasciato le sparatorie per rintanarsi in campagna e lavorare in un negozio di assemblaggio di materiali da stampanti 3D.
Ma un giorno, il fratello Burton, ex militare che ha subito un trauma a causa degli impianti cerebrali ricevuti mentre era nell’esercito, le chiede di sostituirlo in un lavoro come sicurezza e monitoraggio all’interno di un mondo virtuale per una società che si fa chiamare Milagro Coldiron.
Pilotando un quadrocopter virtuale, Flynne si rende conto di stare visitando una perfetta ricostruzione di Londra, solo pressoché deserta. Ma se prima si ritrova a dover affrontare una quantità di droni che volteggiano intorno all’attico di una donna sconosciuta, la volta seguente vede un uomo e una donna su una terrazza. La donna viene apparentemente uccisa e il suo corpo divorato da nanobot, e il tutto le sembra un po’ troppo reale.
La storia segue contemporaneamente Wilf Netherton, un pubblicitario che vive 70 anni dopo Flynne, in un futuro post-apocalittico in cui l’ottanta per cento della popolazione è stata sterminata a causa di un non meglio (al momento) definito evento chiamato Jackpot.
Da qui la trama si complica: Wilf lavora per una celebrità/diplomatica di nome Daedra, ma quando la donna compie un massacro lascia il lavoro e raggiunge in Inghilterra l’amico russo Lev, il quale gli rivela che la sorella di Daedra, Aelita, è scomparsa e che la sua sicurezza era gestita da una società che si trova nel passato grazie a un computer quantistico cinese.
Se in partenza i due risalgono al nome di Burton, si ritrovano poi in contatto proprio con Flynne, la quale scopre la verità sull’ipotetico mondo virtuale.
Una verità molto più complicata di quanto appaia, e ancora più pericolosa dopo il suo involontario coinvolgimento in una storia più grande di lei (www.fantascienza.com/23547/amazon-vuole-una-serie-dal-romanzo-inverso-di-william-gibson).