Quest’anno cade il trentennale della scomparsa di due grandi e fondamentali autori di fantascienza, Robert A. Heinlein e Clifford D. Simak
Senza i quali, con ogni probabilità, la fantascienza sarebbe stata molto diversa da quella che conosciamo, perché ci hanno lasciato romanzi capaci di ridisegnare il genere in maniera innovativa. E se è vero che, come accusava Stanislaw Lem, la fantascienza americana non sapeva sfuggire ai fini smaccatamente commerciali a scapito della qualità, tuttavia Heinlein e Simak, pur senza ignorare tale scopo, seppero emergere rispetto ai coevi connazionali come giganti in una mare di mediocrità, esprimendo liberamente la propria poetica e le proprie idee con risultati di buon livello tecnico e artistico.
Per qualità di scrittura forse i più grandi autori della fantascienza classica statunitense restano Ray Bradbury, Philip Dick, Ursula Le Guin e Theodore Sturgeon, tuttavia Heinlein e Simak, dalla prosa più avvolgente e graffiante il primo, più poetica e malinconica il secondo, vengono subito a ruota e meritano di essere (ri)scoperti.
Benché forse meno noto al pubblico generalista italiano dei vari Asimov, Clarke, Bradbury o Dick, per chi ama la fantascienza lo statunitense Robert Anson Heinlein (1907-1988) è da sempre il re. Scrittore fluido e di piacevole lettura, è stato artefice di innumerevoli e acclamati capolavori, che hanno fatto incetta di premi specialistici. Tradizionalmente considerato, insieme ad Asimov e a Clarke, uno dei cosiddetti “tre grandi” della fantascienza, Heinlein, al contrario degli altri due, badava volutamente assai poco ai fronzoli. Heinlein è stato scrittore prolifico e si è dedicato sia a opere di fantascienza adulta sia a opere di fantascienza per ragazzi, alternando trame di pura avventura a trame maggiormente legate a serie riflessioni politico sociali. Ebbe inoltre l’idea, allora assai originale, di collegare molti suoi racconti e romanzi in uno sfondo comune, al fine di delineare un’ideale “Storia futura”.
Alcuni dei suoi romanzi: Fanteria dello spazio, Terrore dalla sesta luna, L’invasione degli ultracorpi, Il pianeta rosso, Cittadino della galassia, Il numero della bestia, Oltre il tramonto, Il gatto che attraversa i muri, Tutti i miei fantasmi ecc. (www.fantascienza.com/23373/un-padre-della-fantascienza-robert-heinlein).
Sempre di Heinlein segnalerei anche ‘Straniero in terra straniera’ (dal quale nasce il neologismo ‘grokkare’) e ‘Non temerò alcun male’.
Giusto 👍😄
Terrore dalla sesta luna e L’invasione degli ultracorpi sono molto belli
La fanteria dello spazio è uno dei miei romanzi preferiti!