Tiziano Sclavi nasce a Broni (Pavia) il 3 aprile 1953
da madre insegnante e padre segretario comunale e passa l’infanzia e la prima giovinezza nella provincia di Pavia, principalmente a Stradella, Canneto Pavese, Certosa di Pavia, trasferendosi da una località all’altra a causa del lavoro del padre.
Noto soprattutto per la creazione di Dylan Dog, una delle serie italiane di maggior successo, nel corso della sua carriera ha affrontato numerose e diverse forme di scrittura, spaziando dalla narrativa alle ballate e alle canzoni; ha inoltre realizzato alcuni libri per bambini.
Appassionato lettore già da bambino, Sclavi afferma di aver letto l’intera produzione di Edgar Allan Poe tra i sei e i sette anni e che sin da bambino gli piacevano le storie che facevano paura oltre ai film. Col tempo ha sviluppato una preferenza per l’horror e la fantascienza. Incomincia a scrivere quando è ancora molto giovane, spinto dal desiderio di imitare le cose che gli piacevano. Alle scuole medie vince un concorso di scrittura con una serie di racconti intitolata Storie Storte. Frequenta poi il liceo classico a Pavia, quando, grazie al suo professore di italiano, pubblica un racconto dal titolo Lettere bianche in una rivista scolastica che curava e che, dopo aver letto tutto quello che lo studente scriveva, fu tra i primi a credere nelle sue capacità di scrittore.
Riesce a portare avanti attività di romanziere insieme a quella di sceneggiatore di fumetti pubblicando nel 1974 il suo primo romanzo, Film, di genere horror splatter con venature grottesche. Nei primi anni ottanta scrive i racconti raccolti nel 1992 nel volume Sogni di sangue oltre ai romanzi: La circolazione del sangue (1982), Dellamorte Dellamore (1983) che verranno pubblicati solo nel decennio successivo e Nero. (1984), Tre (1988) oltre a una versione ridotta di Mostri su Il belpaese e nel quale il concetto di mostro viene ribaltato sulla base dell’idea che “I mostri siamo noi” e che verrà approfondito sulla serie a fumetti di Dylan Dog. Da questo momento non scrive più romanzi fino alla seconda metà degli anni novanta quando pubblica Le etichette delle camicie (1996) e Non è successo niente (1998). La pubblicazione nel 1991 di Dellamorte Dellamore ne decreta un certo successo come narratore. Il romanzo risaliva a diversi anni prima e iIl manoscritto era andato perduto e Sclavi, anni dopo, ne aveva riesumato il protagonista, Francesco Dellamorte, per scrivere una storia di Dylan Dog facendone il suo alter ego; il romanzo venne poi ritrovato e pubblicato. Il personaggio di Dellamorte rappresenta per Sclavi una prova generale per Dylan Dog in quanto come questi affronta un’orda di zombi affiancato da una spalla grottesca, Gnaghi, e passa il tempo dedicandosi alla costruzione di un modellino. Negli anni novanta il successo porta a ripubblicare Nero., Apocalisse, Mostri e La circolazione del sangue, tutte opere scritte anni prima e il cui successo come autore di fumetti ha permesso la pubblicazione e, sull’onda di questa affermazione, nel 1995 Sclavi riprende a scrivere romanzi (https://it.wikipedia.org/wiki/Tiziano_Sclavi).