Occhi al cielo sabato 31 marzo per la “luna blu”, la seconda luna piena del mese di marzo
Sarà sicuramente uno spettacolo suggestivo, come lo è sempre osservare la luna piena alta in cielo, ma il nome di questo fenomeno non ha niente a che vedere con il colore del satellite della Terra: la luna che vedremo non sarà blu bensì del solito colore pallido a cui siamo abituati.
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Perché si dice “luna blu”?
Si tratta di una defizione erronea creata da un astronomo dilettante nel 1946 per indicare la seconda luna piena in un mese, che non ha niente a che vedere con il colore della luna, ma è diventata estremamente popolare. La luna però può effettivamente cambiare colore, a causa della presenza di polvere o altre particelle.
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“Luna blu”, che rarità
E’ comunque un evento insolito, tanto che nei paesi anglosassoni c’è persino un detto: “Once in a blue moon”, per indicare un avvenimento estremamente raro prendendo come esempio proprio la luna blu (un po’ come il nostro “una volta ogni morte di papa”).
Sebbene lo scorso gennaio ci siano state ben due lune piene e ora anche marzo si appresta ad averne altre due (visto che a febbraio non ve ne è stata nessuna), la luna blu è davvero una cosa molto rara e può capitare una volta ogni due o tre anni. Una doppia luna piena nello stesso mese è qualcosa di ancora più raro: l’ultima volta risale al 1999 e per osservarle di nuovo bisognerà aspettare il 2037 (http://www.today.it/scienze/luna-blu-31-marzo-2018.html).
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