Dall’interno dell’abitazione si sentì una voce esclamare: “Arrivo!”. Dopo qualche secondo, la porta si aprì e fece capolino Greta.
“Buonasera, Richard”. Sorrise.
“Buonasera, Gr…” Richard non riuscì a finire la frase.
La ragazza indossava un abito da sera di una taglia più piccolo. Tutte le curve del corpo, slanciato e asciutto, erano messe in evidenza. Una generosa scollatura faceva vedere fin troppo il seno sodo e abbondante. La schiena era scoperta fino al sedere. Richard si chiese dove fosse la biancheria intima.
“Non c’è” rispose divertita Greta. “Grazie per questo meraviglioso regalo”. Fece una piroetta su se stessa.
Richard arrossì. “Scusa, Greta. Continuo a scordarmi del tuo potere. Sei bellissima. Non credevo che…”.
Il gigante non sapeva dove posare lo sguardo, era una vista mozzafiato.
“Non credevi che, sotto la mia acconciatura sciatta, potesse esserci una bella ragazza?”. Greta terminò la frase di Richard.
Richard annuì, era rimasto a bocca aperta.
“Quelli sono per me?” chiese Greta, indicando i fiori.
Richard annuì ancora, imbambolato. La ragazza si avvicinò al gigante e con la mano gli spinse dolcemente il mento verso l’alto, chiudendogli così la bocca. Lo baciò, prese i fiori ed esclamò: “Sono bellissimi! Grazie, tesoro”.
Richard continuò ad annuire come un ebete.
“Richard, riprenditi. Non possiamo continuare così per tutta la serata”. Rise.
Richard annuì nuovamente con la testa.
(Foto: Moreno Sgariglia, Perugia)