” “Non se la passa per niente male” pensò Richard, vedendo la villa di Antonio.
Dalla discoteca si erano diretti in auto fino a San Vetturino, dove abitavano i facoltosi di Perugia. Una volta percorso tutto il viale alberato, arrivarono ad un’abitazione molto grande, su due piani. Davanti all’ingresso, una fontana e, sul retro della casa, una piscina illuminata, contornata da un giardino strepitoso e ben curato.
La villa era arredata con gusto e con opere d’arte autentiche; in stile classico e dai colori scuri. Ad aspettarli sulla soglia d’ingresso vi era un maggiordomo: “Buonasera, Don Antonio. Vedo che ha ospiti: devo preparare la camera?”.
Antonio si tolse la giacca e la diede a Mario, il suo maggiordomo personale: “No, Mario. Il signor Richard dormirà nella cripta”.
“Ah! Capisco, signore. Le chiedo scusa, signor Richard. Non credevo fosse un amico di Don Antonio” disse Mario.
Richard guardò il maggiordomo, avrebbe voluto dirgli qualcosa di offensivo, ma si trattenne e cercò di non essere maleducato: “Mario, non si preoccupi. Non sono così irascibile”. Il gigante mentì in maniera spudorata, in realtà avrebbe voluto sbriciolarlo con le sue stesse mani. ”
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(foto: Patrizia Fichelli, Basilica di San Domenico, Perugia)
